PRODIGY – Smack my bitch up

Oggi vi regalo una bomba di energia e di scandalo.

È incredibile quanto le parole possano ancora causare scalpore e, in fondo, non fare che aumentare la visibilità di un gruppo, in questo caso più che meritata, perché non vi nascondo che questo pezzo l’ho sempre adorato e che è stato spesso il brano clue di una serata danzante scatenata, da veri amanti del rock.

Votata dai lettori di Mixmag come la terza migliore canzone dance di tutti i tempi (concordo!). Definita nel 2010 la canzone più controversa di tutti i tempi da un sondaggio condotto da PRS For Music.

Non la traduco in italiano, perché in fondo si tratta solo di due versi e, appunto, per via della “sconvenienza” del testo, che suona decisamente più potente e musicale in inglese che in italiano.

“Change my pitch up / Smack my bitch up”

Ma condivido con voi quanto ci racconta il sito di testi “Genius” sulla storia di questo pezzo controverso:

“Come ci si può aspettare da una canzone chiamata “Smack My Bitch Up”, questa canzone ha causato un putiferio poiché sembrava promuovere la violenza contro le donne. La band ha colto ogni occasione per spiegare che il titolo non è da prendere alla lettera e significa fare qualcosa con vigore e intensità.

I Prodigy non si sono tirati indietro di fronte alle polemiche che questa canzone ha causato e l’attenzione dei media che ne è derivata ha dato una spinta alle loro vendite.”

Uscita nel 1997 come terzo singolo dell’album “The fat of the land”. Definita da alcuni parte del genere “musica industriale”, così come altri loro brani.

I Prodigy sono un gruppo rave e dance inglese che ha contribuito nel suo sviluppo ad arricchire anche il panorama di musica elettronica, techno-rock e poi dubstep con suoni originali, metallici, vibranti e tratti violenti, quasi ad evocare tratti della vita artificiale dell’uomo contemporaneo, tra una fabbrica e un’autostrada, tra una metropolitana e un cantiere, dentro foreste di palazzi e traffico.

Un gruppo che ha segnato, tra gli altri (Chemical Brothers, Fatboy Slim e simili), i ricordi di tanti di noi. Una carriera di 25 anni che il sito Ondarock definisce “uno dei progetti più rilevanti dell’intera storia della musica elettronica ballabile di massa”.

Una curiosità: il brano “Carmen Queasy” del 2000 vede la collaborazione di Skin con Maxim Reality, pseudonimo dello stesso cantante dei Prodigy. Praticamente, due pezzi di dinamite pura.

Ma ora, ascoltiamoci questa chicca e diamo fuoco alle polveri. Se vi togliete le scarpe, disturberete meno i vicini. Stay tuned!

Sonia Serravalli – La vostra scrittrice trasformista.

Video su YouTube – allacciate le cinture di sicurezza!

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